Uno spazio narrativo per raccontare i punti di vista, le suggestioni, le riflessioni sul continente africano, visto da dentro, dalla voce di chi è stato in Africa, ma anche da fuori, dall’Italia e dalla tanta “africanità” che in essa vive. Un'Africa che vive a sud del Sahara, ma che incontriamo anche sulle nostre strade, nelle nostre città. Un'Africa che, consapevoli o meno, ogni giorno incrocia le nostre vite.

martedì 10 settembre 2013

Arrivo

Seconda puntata del diario di viaggio di Paola Ferrara, Direttore della Comunicazione di AMREF Italia, con Paolo Nori in Senegal, per raccontare l'Africa delle donne da un punto di vista maschile (la prima parte nel post del 4 settembre).



Ero più curiosa di osservare i primi passi di Paolo in Africa che di trovarmi io per la prima volta in questo paese. L’aeroporto alle 3 del mattino è già (o ancora?) vivace, gente che cammina, ti chiede se hai un hotel e un mezzo di trasporto, macchine in sosta e in movimento dovunque, carrelli con enormi valigie ferme sui marciapiedi. Su un cartello il mio nome mi fa riconoscere Mamadou, nostro nuovo compagno di viaggio. Senegalese, da un anno alle dipendenze di AMREF, Mamadou è premuroso e attento. Data l’ora, pochi convenevoli e subito in albergo per qualche ora di riposo prima del lungo viaggio verso nord. E Paolo? Troppa stanchezza per esprimere prime reazioni, se ne parla domani.

Col sole
Eccola Dakar in pieno giorno: affollata, caotica, calda. Usciamo subito dalla città: Mamadou ci parla delle nuove infrastrutture in costruzione – piccoli tratti di autostrada, davvero pochi chilometri – e delle arachidi, principale coltura nazionale. Si corre verso Kanel, a più di 500 chilometri, quasi tutti su strade sconnesse. Alle 2 del pomeriggio arriviamo a Mbacke, nei pressi di Touba, la città santa del mouridismo; lì ci aspetta Bara, un medico di AMREF, altro compagno di viaggio. Il team è al completo ma prima di riprendere la strada,  Bara ci ospita in casa per un pranzo con la famiglia. Prime avvisaglie della “teranga” senegalese e quando esprimo la mia sorpresa e l’emozione per una simile accoglienza ridendo dicono: “Non conoscevi l’ospitalità di questo paese? E’ nota in Africa”. Penso a quando si diceva la stessa cosa dell’Italia, e in particolare del sud, da dove vengo.  Il viaggio riprende, per concludersi a fine giornata a Ourossogui, nella regione di Matam. Buona prima notte quaggiù.



Paola Ferrara, Direttore della Comunicazione, AMREF Italia

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