Uno spazio narrativo per raccontare i punti di vista, le suggestioni, le riflessioni sul continente africano, visto da dentro, dalla voce di chi è stato in Africa, ma anche da fuori, dall’Italia e dalla tanta “africanità” che in essa vive. Un'Africa che vive a sud del Sahara, ma che incontriamo anche sulle nostre strade, nelle nostre città. Un'Africa che, consapevoli o meno, ogni giorno incrocia le nostre vite.

venerdì 21 giugno 2013

Valigie

Ieri ho ascoltato la ministra Kyenge parlare di una valigia. Quella che si porta dietro da anni, riempiendola di emozioni, di sfide, di libertà, di progetti. Mai nella sua valigia trovano posto gli insulti e le violenze - e sappiamo quanti ne ha ricevuti nelle ultime settimane da nostri connazionali che vedono nel colore della sua pelle una minaccia. Semplicemente, lei dice, non trovano posto nella mia valigia.
Ieri si celebrava la Giornata Mondiale del Rifugiato e la ministra parlava delle fughe, delle speranze di quelli che scappano. Cécile Kyenge rappresenta per tutti loro la possibilità di cavarsela. 
Sembra difficile colmare la distanza tra un bel discorso - che fatto da una congolese che sa di cosa parla è già molto più di un bel discorso - e la vita reale di milioni di persone che fuggono da violenze, da povertà, da malattie  non curabili a casa propria. 
Eppure ci sono molti modi. 
Per esempio. Tutti noi abbiamo una valigia nella quale trovano posto ricordi, sentimenti, esperienze, relazioni che fanno di noi persone con un passato, un presente e un futuro. Il futuro negato a troppe persone in giro per il mondo. Per salvare molte di loro, basterebbe che nelle nostre valigie entrassero anche la solidarietà, la curiosità e l'amore per l'altro, la benevolenza, la giustizia. Non è un carico pesante anzi. E' probabile che renda le nostre esistenze più leggere, gioiose e vissute in un'armonia che rende liberi.

Paola Ferrara, Direttore della Comunicazione, AMREF Italia

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