Uno spazio narrativo per raccontare i punti di vista, le suggestioni, le riflessioni sul continente africano, visto da dentro, dalla voce di chi è stato in Africa, ma anche da fuori, dall’Italia e dalla tanta “africanità” che in essa vive. Un'Africa che vive a sud del Sahara, ma che incontriamo anche sulle nostre strade, nelle nostre città. Un'Africa che, consapevoli o meno, ogni giorno incrocia le nostre vite.

venerdì 22 marzo 2013

BIYO in somalo significa Acqua

BIYO in somalo significa Acqua. A dire il vero anche alcune popolazioni dell'Etiopia del nord identificano con questo stesso termine l'acqua.
Mi è sempre sembrata una parola semplice, per questo amica, essenziale..una di quelle che si imparano presto da bambini. Ci sono nel nostro vocabolario dei termini che ci stanno particolarmente a cuore perché ci stanno simpatici per come li abbiamo masticati per esempio fin da piccoli: ecco, questa è una di quelle, forse perché una delle prime che infatti ho imparato in somalo insieme a hoio cioè mamma.
Ho sempre pensato che questa facilità di pronuncia si legasse alla sostanzialità dell'elemento, al fondamento primario del suo significato. Hoio? Biyo! Cioè:  Mamma? Acqua! Ecco, così, semplice, essenziale come sono le parole dei più piccoli.
Salta poi evidente all'orecchio che ci sia una forte parentela fonetica tra il somalo BIYO ed il termine "Bìos", che in greco antico significa VITA. Tutto questo mi sono detta forse non è un caso. Perché la loro consonanza conferma che al di là delle differenze culturali tra i popoli, al di là della geografia che li separa, esiste questo indissolubile binomio tra acqua e vita.
Sarà perché sono nata in una città di mare, Mogadiscio appunto, o sarà perché il mio medico fin da piccola non fa che ripetermi di berne almeno due litri al giorno, ma la vicinanza all'acqua ha sempre influito positivamente sul mio benessere fisico e spirituale. Credo sia qualcosa la cui centralità riguardi proprio tutti, biologicamente e antropologicamente. E' un elemento che offre un ventaglio ricchissimo di metafore, e allo stesso tempo si fa oggetto di scontri ideologici e politici:  perché questa parola, corta, chiara ed essenziale, BiYo, insiste quasi come elemento strutturale nell'architettura della vita: mi viene in mente la centralità della chiave di volta nella costruzione di un arco. Senza Biyo l'equilibrio di un villaggio come di un'intera società crolla, cioè l'arco della vita precipita.
Eppure da qualche tempo a questa parte, la simpatia che ho per questa parola tende a virare in sospetto quando la sento nel nostro italiano, -BIO- , o la leggo per esempio sulle insegne dei negozi,  perché ormai tutto ciò che è legato quasi come una moda alla salute e al benessere diventa oggetto di business,  gli empori salutisti sono sempre più simili a delle boutique, e i prodotti cosiddetti biologici, diventano spesso inaccessibili per le tasche della maggior parte delle persone. Da parola semplice della mia infanzia, rassicurante, che tiene insieme gli individui legandoli al comune bisogno, si sta trasformando in parola quasi oggetto di lusso, esattamente come l'acqua che da elemento di diritto universale, si trasforma in liquido prezioso, magari imbottigliata in contenitori costosissimi che sembrano addirittura bottiglie di profumo. L'acqua che unisce, l'acqua che divide. L'acqua nella sua semplicità , l'acqua nella sua sofisticazione.
La vita di miliardi di persone dipende dal destino di questa parola semplice.

Saba Anglana per AMREF Italia

 


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