Con sospetto continuavo a sentirle come inflazionate intorno a me, nei titoli, nei testi, nei lavori
e nelle invocazioni di tutti coloro che cantano la terra che li ha generati, o la terra che attraversano,
che scoprono, che cominciano ad amare. "Mama Africa?" Troppo facile.
Naturalmente, invece, l'ho fatto poi anche io.
Ed è stata una liberazione catartica, due parole pronunciate come a spalancare la braccia e ad abbandonare la testa all'indietro.
Perché se il Creatore avesse un sesso sarebbe femmina.
E perché se dovessi ritrarre con i colori quel Dio generoso e gravido di vita qui, in mezzo alla savana,
negli slum di Nairobi, nei villaggi sperduti del ventre del Kenya, probabilmente traccerei il volto di una donna africana.
S'impara in quei volti la componente materna e incondizionata dell'amore di ogni donna del pianeta.
L'accoglienza, il desiderio di tenere in grembo in un abbraccio antico anche i loro uomini e di proteggere i propri figli.
Il nucleo della vita che generano e che difendono istintivamente dalla morte, dalla guerra, dalla distruzione e dalle sfiancanti difficoltà quotidiane di un'esistenza messa continuamente alla prova.
Seme prezioso, questo amore. Prezioso per la pace, e prezioso per la sopravvivenza.
Donna è questa terra che soffre e ancora spera, che ancora ama e vuole essere amata, aiutata.
Saba Anglana per AMREF Italia
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https://www.youtube.com/watch?v=CtQvMonJPKA
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L’album LIFE changanyisha, "La vita ci mescola", è un progetto speciale di Saba Anglana per AMREF, un racconto in musica del viaggio che l'artista italo-etiope ha condotto in Kenya seguendo la rotta dei villaggi e dei luoghi remoti in cui opera la maggiore organizzazione sanitaria africana.
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